Pochi problemi di natura emozionale suscitano un interesse maggiore delle disfunzioni sessuali.
Queste alterazioni del normale ciclo di risposta sessuale sono spesso causate da inibizioni e privano molti individui delle gioie del sesso.
Il DSM-IV suddivide questi disturbi in quattro categorie: disturbi del desiderio sessuale, disturbi dell’eccitazione sessuale, disturbi dell’orgasmo e disturbi da dolore sessuale.
I disturbi possono variare per gravità, cronicità e frequenza; possono manifestarsi sempre, oppure con partner particolari e in particolari situazioni. Poiché quasi tutti manifestano occasionalmente problemi sessuali nel corso della loro vita, non si dovrebbe ritenere di avere una disfunzione sessuale se non in presenza di un problema persistente o ricorrente. Vi sono due tipi di disturbi del desiderio sessuale. Il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo si riferisce alla carenza o assenza di fantasie e impulsi sessuali; il disturbo da avversione sessuale rappresenta una forma più estrema del disturbo, nella quale vengono attivamente evitati quasi tutti i contatti col partner. Tra le cause del debole desiderio sessuale nei soggetti giunti all’osservazione clinica vi sono l’ortodossia religiosa, il tentativo d’intrattenere rapporti sessuali con un partner del sesso non preferito, la paura di perdere il controllo, il timore di gravidanze indesiderate, la depressione, le tensioni interpersonali, traumi sessuali (stupro o abuso sessuale nell’infanzia), il timore di contrarre malattie trasmissibili per via sessuale come l’AIDS.
Alcune persone non hanno alcun problema relativo al desidero sessuale, ma hanno difficoltà a raggiungere o a mantenere l’eccitazione sessuale. Le due sottocategorie dei disturbi dell’eccitazione sono il disturbo dell’eccitazione sessuale femminile e il disturbo maschile dell’erezione. Un tempo il primo era chiamato frigidità e il secondo impotenza. La sostituzione dei termini impotenza e frigidità con la definizione disturbo dell’eccitazione sessuale può essere considerata un progresso. La diagnosi di disturbo dell’eccitazione è posta per la donna quando vi è una lubrificazione vaginale costantemente inadeguata all’agevole completamento del rapporto, e per l’uomo quando si registra una persistente incapacità di raggiungere, o di mantenere fino a completamento dell’attività sessuale, un’erezione adeguata.
Esistono tre tipi di disturbi dell’orgasmo, uno riscontrato nelle donne e due negli uomini. Il disturbo dell’orgasmo femminile si riferisce all’assenza di orgasmo dopo un periodo di normale eccitazione sessuale. Forse molte donne, a differenza degli uomini, devono imparare a diventare orgasmiche, in altre, la capacità di raggiungere l’orgasmo potrebbe non essere innata nelle femmine come lo è nei maschi. Sembra che anche l’ignoranza in materia di sesso svolga un ruolo importante. L’alcolismo può essere un fattore somatico nella disfunzione dell’orgasmo femminile. Un altro fattore causale può essere la paura di perdere il controllo. Alcune donne temono di mettersi urlare senza freno, di rendersi ridicole o di svenire. Anche lo stato della relazione di coppia è importante.
Il disturbo dell’orgasmo maschile, o difficoltà nell’eiaculazione, è relativamente raro, un incidenza dal 3 all’8% dei pazienti in trattamento. Le ipotesi avanzate per definire le cause del disturbo comprendono il timore di ingravidare la partner, il rifiuto di amare, un’espressione di ostilità e, analogamente ai problemi dell’orgasmo femminile, la paura di lasciarsi andare. In alcuni casi il problema può essere ricondotto a cause fisiche, per esempio a lesioni della colonna vertebrale o all’abuso di alcuni tipi tranquillanti.
L’ eiaculazione precoce è probabilmente la disfunzione sessuale più diffusa tra i maschi. Generalmente al problema si associa un’ansia considerevole. La preoccupazione di eiaculare troppo presto è probabilmente la naturale conseguenza dell’enfasi eccessiva posta coito considerato come momento fondamentale dell’attività sessuale. Esistono due disturbi da dolore d’origine sessuale: la dispareunia e il vaginismo.
Si formula una diagnosi di dispareunia in presenza di un dolore ricorrente o persistente prima, durante o dopo un rapporto sessuale.
Il vaginismo è caratterizzato da spasmi involontari del terzo esterno della vagina tali da rendere impossibile il rapporto sessuale.
Il dolore genitale associato al rapporto sessuale è quasi sempre causato da un problema medico, come un’infezione della vagina o dell’utero oppure dal glande del pene. Il timore di una gravidanza indesiderata e atteggiamenti negativi nei confronti del sesso in generale possono svolgere un ruolo nel vaginismo. In alcune donne i problemi sessuali del partner possono indurre uno stato di ansia da portarle a sviluppare il vaginismo.
Forse in nessun altro campo della psicoterapia gli approcci comportamentali e cognitivi hanno prodotto risultati tanto positivi come nel trattamento delle disfunzioni sessuali.
Dr.ssa Daria Minelli
Psicologa Psicoterapeuta a Mantova