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Disturbi d'Ansia

Avere preoccupazioni è assolutamente normale. L'importante è come affrontarle e gestirle.

L'ansia è sempre stata parte della natura umana e lo sarà sempre anche in futuro. Sin dai tempi dell'uomo delle caverne c'era la preoccupazione di come procurarsi il cibo, di difendersi dalle belve feroci. Noi stessi conviviamo con i problemi che talora sfociano in paure. I problemi sul lavoro, la salute, l'educazione dei figli, il matrimonio che vacilla, o semplicemente i pensieri che condizionano le nostre notti. Anche se i motivi di preoccupazione cambiano seguendo le modificazioni del nostro stile di vita, le tensioni, comunque, permangono.

I motivi di ansia, quanto la percezione della stessa, possono variare da individuo a individuo. L'ansia fa parte della vita di tutti i giorni, il fatto di provare ansia coinvolge tutti e può nascere proprio da quella routine quotidiana che spesso presenta qualche insidia. Ad esempio su una strada molto trafficata, dobbiamo stare costantemente all'erta, un imprevisto può sempre verificarsi. L'assistente si preoccupa del suo lavoro, il dirigente va in tilt davanti alle numerose decisioni da prendere, la centralinista è oberata dalla quantità di telefonate che riceve. Il rincaro dei prezzi fa sì che dobbiamo fare attenzione affinché il nostro budget sia sufficiente. I coniugi litigano, genitori e figli sono spesso in aperto contrasto. È praticamente impossibile riuscire a vivere senza una qualsivoglia forma di ansia. L’ansia quindi è un segnale di allarme che ci avverte di un pericolo incombente e che ci attiva, permettendoci di prendere le contromisure adeguate. Questo tipo di ansia ha una funzione protettiva, è molto comune ed è normale che si provi.

L’ansia può diventare anche un’emozione sgradevole che si prova quando ci si sente stretti in un angolo. È un’emozione intensa che porta ad una sensazione di pericolo, di minaccia che è difficile definire con precisione. Livelli eccessivi di ansia possono causare disagio, sia a livello psicologico che fisico, fino a compromettere notevolmente la gestione della vita quotidiana. Davanti all’ansia eccessiva spesso le persone si domandano se sono normali o se stanno diventando pazze, poiché avvertono le situazioni di vita fuori dal loro controllo abitudinario. Perdendo la capacità di rilassarsi e tornare in uno stato di equilibrio, perdono anche le capacità di analisi e di presa di decisioni efficaci e rischiano di mettere in atto comportamenti disfunzionali ossia comportamenti che non consentono il raggiungimento degli obiettivi e del benessere personale.

Bene ricordare e sottolineare che di ansia non si muore e non si impazzisce. 

La terapia cognitivo-comportamentale consiste nell’analisi dei propri pensieri negativi che hanno la potenzialità di scatenare le emozioni e di portare a comportamenti disfunzionali. Quello che normalmente avviene durante un attacco di ansia è un vortice di pensieri negativi che la persona spesso non riconosce, ma ai quali aderisce emotivamente, aumentando lo stato ansioso fino ad evitare le situazioni che considera pericolose. Il comportamento di evitamento, però, mantiene il circuito vizioso patologico, poiché non permette alla persona di sentirsi indipendente, efficace e quindi di tutelare la propria autostima. Il disagio relativo all’ansia può dare luogo all’insorgenza di differenti disturbi:

  • Fobia specifica
  • Disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia
  • Fobia sociale
  • Ansia generalizzata
  • Disturbo post traumatico da stress
  • Disturbo ossessivo compulsivo
  • Ipocondria

 

Fobia specifica
È la paura marcata e persistente di oggetti o situazioni circoscritte. La presenza dello stimolo ha il potere di provocare la risposta ansiosa. La paura diventa fobia quando l'intensità dell’emozione non è proporzionale e giustificabile in relazione all’oggetto o alla situazione temuta conducendo anche all’evitamento di quel tipo di stimolo.

Disturbo da attacchi di panico
È caratterizzato dall'insorgenza improvvisa di intensa apprensione, paura o terrore. Spesso associati ad una sensazione di catastrofe imminente. L’attacco ha un inizio repentino, raggiunge rapidamente l’apice (di solito in 10 minuti o meno), ed è spesso accompagnato da un senso di pericolo imminente e da un’urgenza di allontanarsi dalla situazione ritenuta pericolosa. I sintomi si hanno sia a livello fisico che cognitivo: palpitazioni, sudorazioni, tremori, sensazioni di soffocamento o asfissia, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, vertigini o sensazione di testa vuota, paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire, parestesie e brividi o vampate di calore.

Agorafobia
È una sindrome complessa costituita da un insieme di paure centrate sugli spazi aperti e che rende improvvisamente incapace la persona di gestirsi in tali circostanze. Il disturbo ha spesso, ma non sempre, inizio con attacchi di panico ricorrenti. Sono frequenti inoltre sintomi quali: tensione, vertigini, ruminazione, depressione e paura di impazzire.

Fobia sociale
La fobia sociale consiste nella paura eccessiva e immotivata di sentirsi esposti al giudizio altrui e di agire in modo inadeguato, di viver quindi, una situazione imbarazzante  e umiliante. Ogni qualvolta si prospetti la necessità di affrontare situazioni sociali la persona sperimenta una forte ansia al solo pensare di dover, ad esempio, parlare in pubblico o partecipare ad una cena. Questo disturbo si manifesta con sintomi fisici intensi: il cuore batte all’impazzata, le mani sudano, la testa gira, alle volte si hanno sensazioni di nausea. Tale livello di ansia porta queste persone ad avere interazioni sociali difficili dove il loro comportamento appare goffo, rinunciatario o, a volte, aggressivo. Il fobico sociale, credendo che il suo comportamento sia considerato negativamente dagli altri si sente rifiutato e perde la stima di sé. Per ovviare a questi disagi queste persone possono arrivare ad evitare completamente le situazioni relazionali.

Ansia generalizzata
L'ansia generalizzata consiste nella presenza di ansia e preoccupazioni eccessive che riguardano diversi eventi e attività. I sintomi fisici dell'ansia sono accompagnati da irrequietezza, facile affaticabilità, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensione muscolare e sonno disturbato.

Disturbo post traumatico da stress
Il disturbo post traumatico da stress viene sviluppato talvolta da chi ha esperito un evento traumatico di tale gravità da suscitare un’angoscia estrema nella maggior parte degli individui. Tale disturbo è contraddistinto da sintomi come il rivivere persistentemente il trauma, un’accresciuta attivazione fisiologica e ottundimento emozionale.

Disturbo ossessivo compulsivo
Le persone con problemi ossessivi-compulsivi  sono tormentate da pensieri intrusivi e indesiderati, e si sentono irresistibilmente spinte a mettere in atto rituali stereotipati per non essere sopraffatti da livelli d’ansia spaventosi. Il disturbo può diventare altamente invalidante, poiché interferisce non solo con la vita della persona che ne è affetta, ma anche con quella di chi le sta vicino.

Ipocondria
La caratteristica principale dell’ipocondria, o ansia connessa con lo stato di salute, è la credenza, basata sull'interpretazione erronea di segni o sintomi fisici, di avere o di stare sviluppando una grave patologia, senza che un’accurata valutazione medica abbia identificato motivi sufficienti per giustificare questi timori. Le rassicurazioni mediche non riescono a dissipare queste paure ingiustificate. Alcuni ipocondriaci ricorrono al loro medico, altri, a causa di una paura generale di tutto ciò che è in relazione a malattie fisiche, al contrario tendono ad evitare contatti con specialisti. Nei soggetti con ansia connessa allo stato di salute, la rassicurazione medica ha un effetto immediato di riduzione del disagio e delle preoccupazioni, che tuttavia è transitorio e dura generalmente poche ore o giorni. La persona può, comunque, essere consapevole dell’esagerazione dei propri sintomi.


Dr.ssa Daria Minelli
Psicologa Psicoterapeuta a Mantova


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